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'Le mura poligonali'

La ricostruzione delle mura di Affile presenta molte difficoltà, dati i numerosi cambiamenti avvenuti nel vecchio centro durante gli ultimi secoli. La parte più antica dell’insediamento fortificato di Affile corrisponde probabilmente alla zona centrale, delimitata da via della Torre, che è anche la parte più elevata dell’abitato. Il lato nord era il più difeso, costruito sul ciglio del precipizio. L’accesso occidentale doveva essere costituito da una porta interna all’attuale porta “della Valle”, ma sita probabilmente sullo stesso asse. Il campanile di S. Felicita sarebbe sorto (nel 1176 circa) sull’allineamento della cinta che, su questo lato, fu forse costituita da vere e proprie mura, dato lo scarso dislivello del terreno. L’avancorpo addossato all’angolo nord-est del campanile è posteriore al 1615. Le “contrade” Castelluzzo e Colle Nuovo si possono considerare ampliamenti del primo nucleo abitativo. Non vi sono resti di porte sul lato est; l’ipotesi più probabile è che vi fosse un accesso a sud del “castelluzzo”, dove ancora oggi esiste un passaggio anche se di uso quasi privato. Al secolo XIV sembra databile la porta “della Valle”, archiacuta. I blocchi dei piedritti e conci della ghiera sono in pietra calcarea ben squadrata. L’arco si imposta su due blocchi sporgenti a mensola. Il concio di chiave è decorato sulla faccia esterna da uno scudo in bassorilievo il cui campo è occupato da una croce. I piedritti poggiano, in entrambi i lati, su un blocco che, all’interno, presenta i fori da incasso per le ante della porta. Sono visibili anche i fori da incasso superiori, ricavati da due blocchi incassati nella muratura ai lati interni dalla porta. A nord la porta era difesa da un bastione avanzato. Questo è ora racchiuso in un edificio ed è visibile, nella sua parte inferiore, entrando nella cantina che occupa il piano terra del suddetto edificio. E’ un bastione semicircolare; la muratura è costituita da blocchi non squadrati, ma allineati in filari e legati da malta abbondante. Anche a sud della porta si può ipotizzare l’esistenza di un avancorpo, ma qui non abbiamo resti. La tradizione locale pone a sud di S. Felicita l’esistenza di una “porta Vipera”.

Tipi edilizi

Alcuni documenti della prima metà del XIV secolo ci forniscono qualche notizia sulla tipologia edilizia di alcune abitazioni. I tipi di abitazione più diffusi, dopo il medioevo, sono genericamente tre:

1. Case con ingresso che si affaccia direttamente sul piano stradale (o al più poggiante su pochi gradini); questo tipo si riscontra ove la pendenza del terreno sia leggera e costante (ad esempio in Via della Torre e Via del Poggio).

2. Case con accesso al piano superiore, mediante scala esterna semplice; questo tipo è usato specialmente nei punti di notevole dislivello.

3. Da un’arcata sulla strada si accede ad un piano terreno con ingresso su pochi gradini e, ad un piano superiore, su una scala più lunga: c’è oggi solo una casa di questo tipo, in Via della Torre.