Organo della chiesa di Santa Felicita

Il Comitato promotore per la ricostruzione dell'organo nella Parrocchia di Affile, ha organizzato una serie di concerti per rievocare due dinastie (Catarinozzi e Spadari) che, nel corso dei secoli 17°, 18° e 19°, hanno portato tanto lustro al nostro paese, fino al punto di farlo conoscere anche in Germania, Francia e Spagna. Infatti le due famiglie divennero famose, e resero famoso Affile, per l'ingegno e per le innovazioni che portarono nel campo organario.

Costruirono molti strumenti che si distinguevano per la fonica eccelsa, da tutti gli altri. Per questo furono chiamati per costruire organi importanti come quello di Montecassino (decantato dai musicisti che ebbero la fortuna di suonarlo), quello di Sant'Anna dei Lombardi, in Napoli, quello di S. Severino Marche, della Cattedrale di Anagni (famosa sede dei Papi), della Cattedrale di S. Maria in Via Lata (oggi Via del Corso) in Roma, quelli altrettanto famosi di Santa Scolastica e di S. Andrea, in Subiaco. Questi strumenti erano additati come esempi fulgidi, capaci di emettere suoni celestiali. La foto dell'organo di Napoli è pubblicata nell'enciclopedia della musica dell'U.T.E.T. Se poi a quelli menzionati aggiungiamo gli altri costruiti in centri minori come Trevi nel Lazio, Supino, Ceccano, Sora di Campagna, Acuto, Rocca di Papa, S. Oreste ecc. e quello di Affile, si ha la precisa sensazione delle loro capacità costruttive. Ove si pensi che la costruzione di un organo richiede una grandissima tecnica artigianale e sensibilità percettiva (per l'impasto dei timbri sonori) si deve certamente essere fieri di loro perché valenti, ed apprezzati in tutta Italia. (Alcune parti dell'organo, ancora oggi vengono chiamate con il loro nome, "Registro Principale Catarinozzi" ).

Relazione sulla ricostruzione dell'organo "Copia d'epoca", secondo la migliore produzione degli organari affilani, Catarinozzi e Spadari, in Affile

Intorno al 1950 fu smontato l'organo della parrocchia S. Felicita Martire di Affile (Roma) onde permettere lavori di restauro nella chiesa, e, per varie vicende, andò completamente distrutto. L'organo, pur non conoscendosi l'esatta data, fu costruito dai nostri organari CATARINOZZI, nel secolo XVII. Per la ricerca di eventuali pezzi e per la ricostruzione, nell'aprile del c.a. fu costituito in Comitato Promotore, per atto del Notaio Giuseppe Pensabene Perez di Roma. Per una fortuita occasione, nell'agosto successivo, fu ritrovato del materiale fonico, molto utile allo studio dei materiali usati, allo studio delle misure delle varie canne, ma soprattutto utile allo studio della struttura fonica dello strumento andato perduto. Tali studi si rendono necessari per l'allestimento della "COPIA D'EPOCA" di quello costruendo. L'importanza culturale dell'intera operazione risulta evidente sia per la risonanza degli organari costruttori Catarinozzi, sia perché finalizzata alla "riesumazione" di suoni e timbri che hanno come prerogativa armonia e dolcezza unita a delicatezza, tanto decantate dal mondo organario. Basti pensare che ancora oggi il registro principale viene chiamato "REGISTRO PRINCIPALE CATARINOZZI". In realtà, gli strumenti costruiti dalla dinastia dei Catarinozzi (Giuseppe, Cesare, Giovanni e Cesare II) vengono considerati alla stessa stregua dei violini del famoso Stradivari. Molti strumenti Catarinozzi, nel corso dei secoli, sono andati distrutti, e molti altri, se non si interviene, si perderanno, causando danni culturali ed economici, incalcolabili. Il Comitato, oltre alla ricostruzione dell'organo di Affile, dopo attenti studi dei materiali rinvenuti si prefigge di fare un catalogo degli strumenti rimanenti in Italia, catalogo che si articolerà in una sezione fotografica, una sezione descrittiva e tecnica, ed una sezione fonica con registrazione su cassetta dei campioni timbrici di tutto il materiale e strumenti esistenti e reperiti.